X Factor 2024: i primi Bootcamp, tra la tensione di Jake e il mistero dei plettri rubati
I primi Bootcamp confermano la forza della giuria del talent show, ma rivelano anche qualche tensione in più
Il clima complice e compagnone che abbiamo visto alle Audition di X Factor si ripresenta ai Bootcamp con rinnovato entusiasmo, ma anche con qualche tensione in più. Chi conosce bene il programma Sky Original, in onda tutti i giovedì in prima serata su Sky e in streaming su NOW, sa bene che si tratta di una fase molto delicata considerando che i giudici sono chiamati per la prima volta a decidere non più in gruppo ma da soli, concentrati a mettere le basi per quelle che saranno le loro squadre. Come sappiamo, è da un po’ di tempo che X Factor a fatto a meno delle categorie del format originale – Under Donne, Under Uomini, Gruppi e Over -, e questo rende la gara molto più equilibrata e alla pari, al punto che, nei primissimi minuti della puntata, i giudici scherzano e dibattono sui concorrenti che vorrebbero portare nel proprio team, scambiandoseli come se fossero delle figurine – Manuel Agnelli, per esempio, avrebbe fatto carte false per avere i Les Votives da Achille Lauro.
Il primo a sedersi dietro al bancone è Jake La Furia che, dopo aver raccomandato ai suoi ragazzi di «trasmettergli amore» – a Vanity Fair, d’altronde, il rapper ha mostrato un lato tenero che non tutti conoscono -, ha dimostrato di avere le idee molto chiare sui talenti che possono lavorare al suo fianco e ai quali è certo di poter dare qualcosa. È per questa ragione che dice no a concorrenti oggettivamente preparati e bravissimi come Lunaspina – «Sei bravissima, ma canti delle cose lontane anni luce da me» -che, comunque, si consola facendosi autografare la qualunque dal suo idolo Giorgia, sempre più a suo agio nell’inedito ruolo di conduttrice. Si prosegue con i Potara, ossia con la band cui Jake ha regalato l’X Pass, anche se il gioco si fa duro quando decide di rimandare a casa Lorenzo, nonostante avesse incassato la standing ovation del pubblico di X Factor, e gli Speakeasy, che sacrifica per prendere i The Fools perché «devo andare agli Home Visit con quattro artisti diversi». Alla fine a venire con lui sono proprio i The Fools, Francesca Siano – il suo inedito Paracadute è stato definito da Manuel Agnelli il più bello mai sentito a X Factor -, Elmira e i Potara.
Momento lacrimoni, però, per il no che Jake dà al rapper Giovanni Fausto Meloni, anche se la motivazione è nobile: «Questa non è la sua passerella. Se ti faccio entrare, ti faccio perdere di credibilità. Devi essere bravissimo, ma fuori di qua». Subito dopo è il turno di Achille Lauro che, dietro la mantra «di non farsi intenerire», dimostra di avere anche lui le idee molto chiare. È per questo che dice di no a Eva De Santis e, soprattutto, alla bravissima Daniela Di Cicco, cui Manuel Agnelli augura comunque di poter fare questo mestiere. «Punta tutto sulla musica e torna quando sei pronta», le dice Lauro, rendendo palese che questo no sia il più difficile del suo Bootcamp. Va meglio ai Les Votives, ossia il suo X Pass, al giovane Lorenzo Salvetti, che conquista il pubblico di X Factor con la sua voce chiara e la sua faccia pulita, e Ibra, che porta a X Factor il raggae, «un genere che qui manca». Chiudiamo in bellezza con i Patagarri che, prima di essere ammessi agli Home Visit, ammettono di aver rubato dei plettri durante le loro Audition: «Hanno restituito solo una parte della refurtiva», scherza Lauro aggiungendo che questo tipo di atteggiamento «è un plus per noi». Tante risate e applausi per una band che, siamo sicuri, farà senz’altro parlare di sé molto presto.